“Ambiente e Terra dei fuochi”. Il colonnello Biagio Chiariello nominato referente per l’area Napoli Ovest per le operazioni di secondo livello tra esercito e polizie locali

“Ambiente e Terra dei fuochi”. Il colonnello Biagio Chiariello nominato referente per l’area Napoli Ovest per le operazioni di secondo livello tra esercito e polizie locali
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Il dirigente dei caschi bianchi, colonnello Biagio Chiariello, nominato dall’incaricato del Governo, Vice Prefetto Filippo Romano, referente per l’area Napoli/Ovest per le operazioni di secondo livello tra esercito e polizie locali. Oltre 30 comuni interessati.

Tra i titoli quello di “specialista” in diritto e gestione dell’Ambiente   presso l’Università degli Studi di Napoli.

Sul piano operativo, oltre ad esperienze investigative  presso vari uffici di polizia tra cui la Squadra Mobile di Roma,  la direzione centrale del Ministero dell’Interno ed il reparto interforze della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli, il colonnello Biagio Chiariello, ora ad Arzano con la commissione straordinaria, ha da sempre fatto del contrasto agli illeciti ambientali una priorità, non da ultimo in territori di provenienza come  Frattamaggiore stanando tutti i trasportatori abusivi di rifiuti  dove si è registrato un forte calo degli incendi.

L’incarico

L’incaricato del Governo per il contrasto al fenomeno di “Terra dei fuochi“, Vice Prefetto Filippo Romano, ha suddiviso i territori della provincia di Napoli e Caserta in tre aree e tra esse la Napoli Ovest dove, oltre a confluire circa 30 comuni, a cui se ne sono aggiunti altri, si conta di un complessivo di abitanti in oltre un milione e ottocentomila.

Tra i comuni Napoli, Giuliano, Caivano, Arzano, Casoria, Frattamaggiore, Frattaminore, Casandrino, Cardito, Grumo Nevano, Quarto, Sant’Antimo, Pozzuoli, Marano, Calvizzano, Qualiano, Villaricca, Afragola, Volla ed altri.

La formalizzazione dell’incarico è avvenuta giorni fa presso la Prefettura di Napoli alla presenza di comandanti dei vari Corpi, dell’esercito italiano e di alcuni Sindaci e, per la prima volta, anche gli osservatori civici e associazioni, occasione in cui tutti hanno approvato la scelta della persona verso cui è stato riconosciuto l’impegno sui territori.

Nel dettaglio operativo si tratta di nomina a “referente” per qualsiasi esigenza per i comuni e per il coordinamento delle operazioni di secondo livello tra esercito e polizie locali che potranno avvalersi del supporto dei militari per i controlli e pattugliamenti dei territori.

A seguito dell’incontro già è stata inviata dal delegato una nota ai vari Ministeri per prospettare le esigenze dei comuni e si attende una risposta.

Intanto già sono stati ottenuti alcuni risultati e il comandante Chiariello punta alla creazione di una sinergia tra le associazioni con una “rete” capeggiata dagli osservatori civici per il contrasto agli illeciti ambientali.

Il colonnello Chiariello intanto non è nuovo a tali esperienze, infatti già nel 2018 il dottor Gerlando Iorio, predecessore dell’attuale incaricato e ora Prefetto di Pistoia, gli chiese un supporto normativo quando era sovraordinato per incarico della Prefettura di Napoli presso la commissione straordinaria del comune di Calvizzano.

Quí l’ufficiale affiancò il dottor Iorio nei lavori preparatori per l’aggiornamento del vetusto piano operativo di intervento interforze per le operazioni tra esercito italiano e polizie locali in “terra dei fuochi”, lavoro che portò all’apprezzamento dei Ministri dell’Interno e dell’Ambiente che lo sottoscrissero a Caserta dove si tenne il Consiglio dei Ministri.

Di qui l’affidamento al comandante per 4 importanti comuni a nord di Napoli, del coordinamento interforze nei controlli in “terra dei fuochi” che vide un calo degli incendi.

Prefettura di Napoli – nomina colonnello Biagio Chiariello referente per l’area Napoli Ovest per le operazioni di secondo livello tra esercito e polizie locali

Le motivazioni

“Ringrazio chi ha continuato a porre fiducia in me dopo questa lunga esperienza nata nel lontano 2018, ciò significa che quanto atteso ha portato a risultati sperati. Continuo a pensare che il contrasto agli illeciti ambientali deve essere una priorità sui territori, e non solo nell’ottica della sola “repressione”, ma anche di tanta “prevenzione” e in ciò l’esercito italiano ci darà una forte mano con i pattugliamenti ed interventi congiunti delle aree. A ciò si aggiunga il ruolo partecipato del cittadino che è primo occhio “vigile” del territorio e che noi dobbiamo necessariamente coinvolgere facendogli capire che siamo dalla sua parte ed è lui che riesce ad arrivare dove spesso noi operatori di polizia non possiamo essere presenti per ovvie questioni numeriche e logistiche.

Ho poi sempre creduto e sostenuto il ruolo delle associazioni di volontariato che non vanno messe da parte ma devono operare in collaborazione con le forze dell’ordine, ovvio limitatamente ai poteri del volontariato. In questo ci potranno dare un forte aiuto gli “osservatori civici” presenti all’incontro in Prefettura e che hanno da sempre monitorato le azioni dei comuni con diverse criticità segnalate a livello centrale.  Preciso, poi, che l’incarico conferitomi è a titolo totalmente gratuito ed ho accettato per senso del dovere ed obbligo morale, soprattutto da cittadino, di contribuire a fermare questo scempio che sta portando all’estinzione del pianeta. Il mio è un “allarme” avvertito già tanti anni fa, non a caso nel lontano 1999, quando conseguii la laurea in giurisprudenza, preferii specializzarmi in ” diritto dell’ambiente ” proprio perché già sentivi forte il desiderio di capire come preservare il futuro dell’umanità “.

di Redazione

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