Assegnata la scorta al comandante della Polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello
Assegnata la scorta al comandante della Polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello. Ad conferire la tutela al colonnello Chiariello è stato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che stamattina si è tenuto stamattina presso il Comune di Arzano. La tutela sarà affidata agli agenti della Guardia di Finanza.
Lo Stato non abbandona Arzano
Lo Stato non abbandona Arzano. Alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza Pubblica hanno partecipato il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, il questore Alessandro Giuliano e i vertici di Polizia Carabinieri e Guardia di Finanza e, ovviamente, il sindaco di Arzano, Cinzia Aruta.
Ieri, durante il flash mob organizzato dal “Comitato di liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli”, il comandante Biagio Chiariello aveva detto chiaramente: “Io non mi lascio intimidire”
Una mobilitazione nata per tenere alto il livello d’attenzione sulle minacce rivolte al comandante Chiariello lunedì scorso, quando affisso ad un muro interno al parcheggio del comando, è stato fatto trovare un necrologio con tanto di foto e fiori. All’interno un annuncio: “Il 10 marzo è deceduto il signor Biagio Chiariello… colonnello qui stiamo ad Arzano, no a Frattamaggiore, qui ad Arzano casino non ci piace”.
“Conosciamo i mandanti – aveva sostenuto il senatore Sandro Ruotolo – sono quelli che abitano nella 167, appartenenti al clan Monfregolo”. Stamattina, una ulteriore risposta dello Stato con l’assegnazione della scorta a Chiariello. Nella tarda mattinata al Comandante Chiariello ha fatto visita nel suo ufficio di via Ferrara il Sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, anche in qualità di vice presidente nazionale dell’associazione di Comuni, “Avviso pubblico”. “Non bisogna assolutamente sottovalutare i messaggi di morte che arrivano, come in questo caso – ha detto Natale, accompagnato dal sindaco di Arzano, Cinzia Aruta – va sempre tenuta alta l’attenzione. L’esperienza ci insegna che non bisogna essere mai isolati per combattere i fenomeni criminali, altrimenti c’è il rischio di soccombere”.
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