Emergenza Covid, i lavoratori dello spettacolo e della cultura: “Saremo in 21 piazze italiane, da nord a sud”

Emergenza Covid, i lavoratori dello spettacolo e della cultura: “Saremo in 21 piazze italiane, da nord a sud”
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Martedì 23 febbraio i lavoratori dello spettacolo e della cultura scendono in piazza per manifestare contro l’abbandono del governo: “Saremo in 21 piazze italiane, da nord a sud”.  

Ancora oggi, a un anno esatto dai provvedimenti di contenimento della pandemia che hanno sancito la chiusura dei luoghi dello spettacolo e della cultura dal vivo, migliaia di operatrici e operatori del settore sono senza lavoro e senza reddito.

Servono tavoli competenti e di vasta rappresentanza per affrontare la questione della ripartenza e della riforma del settore. I danni si stanno già contando.

L’invito a manifestare in piazza

? Torino – ore 16,00
Piazza Carignano
Info Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo Piemonte

? Milano – ore 15,30
Piazza 11 Settembre 2001 (Prefettura)
Info Coordinamento Spettacolo Lombardia

? Cremona – ore 16,00
Piazza Stradivari
Info Coordinamento Teatro Cremona

? Brescia – ore 18,00
Piazza Vittoria
Info Brescia Unita Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo

? Padova – ore 17,00
Piazza Garibaldi
Info Maestranze dello spettacolo – Veneto

? Trento
Ora e luogo in via di definizione
Info Art Workers Italia

? Trieste – Ore 15,00
Piazza Unità
Info Assemblea delle Lavoratrici e dei Lavoratori dello Spettacolo & Cultura FVG

? Genova – ore 17,00
Piazza De Ferrari
Info Emergenza Spettacolo Liguria

? Piacenza – ore 15,00
Barriera Genova (Liceo Respighi)
Info Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo Piacenza

? Bologna – ore 15,30
Piazza San Giuseppe
Info Professionistə Spettacolo e Cultura – Emilia Romagna

? Rimini – ore 15,00
Piazza Cavour (Teatro Galli)
Info Professionistə Spettacolo e Cultura – Emilia Romagna

? Livorno – ore 15,00
Piazza Grande
Info Sipari Aperti Sempre

? Macerata – ore 16,00
Piazza Mazzini
Info OSA operai/e dello spettacolo associati/e e CAM – Coordinamento Artisti della Scena Marchigiana

? Roma
Ore 14,00 Teatro Argentina
Ore 15,30 Montecitorio
Info Autorganizzati Spettacolo Roma

? Napoli – ore 15,00
Teatro Mercadante
Info Coordinamento Arte e Spettacolo Campania

? Barletta – ore 12,30
Teatro Curci
Info gruppo facebook: Settore Cultura Spettacolo Barletta

? Bari – ore 15,00
Teatro Piccini
Info Arcipelago Spettacolo dal Vivo/Puglia e Cobas lavoratori dello spettacolo Bari

? Cosenza – ore 15,00
Piazza XI Settembre
Info Approdi. Lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo Calabria

? Reggio Calabria – ore 15,30
Corso Garibaldi (scalinata Teatro Cilea)
Info Approdi. Lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo Calabria

? Catania – ore 17,00
Piazza Bellini (Teatro Massimo Bellini)
Info Tecnici dello Spettacolo Sicilia

? Palermo – ore 17,00
Piazza Verdi (Teatro Massimo)
Info Tecnici dello Spettacolo Sicilia

23 febbraio 2020-23 febbraio 2021.Un anno senza eventi, un anno senza reddito. I lavoratori dello spettacolo in forte crisi.
23 febbraio 2020-23 febbraio 2021.Un anno senza eventi, un anno senza reddito. I lavoratori dello spettacolo in forte crisi.

Reddito, diritti, salute: Whatever it takes!

DOCUMENTO VERSO LA MOBILITAZIONE DEL 23 FEBBRAIO 2021
23 febbraio 2020 – 23 febbraio 2021: un anno esatto dal blocco totale del mondo dello spettacolo.

Per centinaia di migliaia di lavoratori del settore, un anno di profonda precarietà, disoccupazione, assenza totale di prospettive.

Tante lavoratrici e tanti lavoratori stanno sopravvivendo a stento con l’elargizione di quelle misure tampone – completamente insufficienti – adottate dal Governo; mentre molti altri rimangono a mani vuote perché ancora incagliati nelle maglie della burocrazia che non ha tuttavia sciolto i nodi legati al respingimento di legittime richieste.

È evidente che la strada dei bonus una tantum non è quella giusta: servono misure di reddito e sostegno strutturali e universali per affrontare una crisi di tale portata. Ricordiamo ancora una volta che lo spettacolo e la cultura, fra i settori più colpiti, contano centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che hanno bisogno di tutele concrete laddove l’orizzonte di una vaga stabilità non accenna a rivelarsi.

Ad oggi, i Tavoli di confronto con le Istituzioni non sono stati riconvocati, i luoghi dello spettacolo dal vivo restano chiusi e noi siamo giunti al limite. Alla crisi sanitaria si aggiunge poi l’attuale crisi di governo, grazie alla quale anche gli scarsi fondi destinati ai futuri decreti Ristori rischiano di scomparire o, nella migliore delle ipotesi, di essere ulteriormente ritardati.

Fino ad oggi ogni Governo che si è succeduto ha operato per la soddisfazione degli interessi dei grandi enti, delle grandi imprese e delle fondazioni. È giunto il tempo di invertire la tendenza: lo Stato deve agire a tutela di lavoratrici e lavoratori.

La sopravvivenza e la dignità di centinaia di migliaia di persone non possono dipendere dalle intemperanze del potere politico. In questo anno non abbiamo mai smesso di lottare per misure di reddito e di sostegno strutturali, per una totale riforma del nostro settore, per la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. E non abbiamo alcuna intenzione di fermarci.

Chiediamo la presa in carico da parte delle istituzioni competenti delle seguenti urgenti e necessarie richieste:

– sblocco immediato e conseguente erogazione dei ristori rimasti in sospeso (DL ristori 5) durante queste settimane di instabilità governativa;

– tempestiva convocazione di un Tavolo Interministeriale che coinvolga lavoratrici e lavoratori del settore spettacolo e cultura, al quale siedano Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali;

– attuazione di una ormai necessaria riforma strutturale, formale e fattuale, del settore che tuteli realmente non solo grandi enti e grandi aziende ma anche e soprattutto lavoratrici e lavoratori;

– progettazione e realizzazione di tutte le misure, economiche e non, relative ai protocolli di sicurezza, necessarie a garantire una vera e totale ripartenza del settore;

– concretizzazione di provvedimenti finalizzati al finanziamento e al sostegno delle piccole e medie realtà che si occupano di spettacolo e di cultura, che ad un anno dal blocco del pubblico spettacolo rischiano di chiudere e di non poter più compiere il loro fondamentale ruolo legato alla cultura di prossimità su tutto il territorio del nostro Paese.

Per questi motivi, per la dignità di tutte e tutti e per un ordinamento del settore che sia equo, solidale e che tuteli realmente lavoratrici e lavoratori, scenderemo in piazza il 23 febbraio!

di PC

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