Il “DIVINO NEL TORMENTO”. La mostra di Domenico Sepe continua ad emozionare il Salento
“Il Divino nel tormento”, la mostra personale di Domenico Sepe, continua ad emozionare il Salento. Infatti, dopo il successo di pubblico e di critica che la mostra ha riscosso solo pochi giorni ad Alazio – mostra ospitata presso il museo Civico Messapico – il maestro Sepe continua la sua narrazione del “divino”, attraverso la figura di Cristo, a Nardò.
La mostra, ospitata alla chiesetta La Rosa, organizzata con il supporto dell’assessorato alla Cultura e la disponibilità della Diocesi di Nardò-Gallipoli, è stata inaugurata, alla presenza dell’assessora alla Cultura Giulia Puglia, giovedì 20 aprile e sarà visitabile sino al 25 aprile.
Il “divino nel “tormento”, le parole di Sepe
Divino e tormento. Un aggettivo e un sostantivo con una valenza pressoché addotta.
Divino dal latino divinus, appartenente a Dio; tormento da tormentum, torcere, un qualcosa che dà fastidio.
Come può essere divino il “tormento”?
“Il divino si manifesta nel tormento, perché l’artista si denuda e cerca l’essenza dentro sé.”Il divino si manifesta nel tormento, perché l’artista si denuda e cerca l’essenza dentro sé –
Il tormento è come un fuoco che lacera ma purifica lasciando visibile il divino. È nel tormento che l’uomo scopre il divino”.
In che modo il tormento diventa “divino” nella sua “Arte”?
Il tormento diventa divino perché in quel momento che sei al limite umano che trovi nel “soprannaturale” la forza e l’ispirazione per creare. Quindi il tormento diventa divino.
La mostra è visitabile ogni giorno dalle ore 17 alle 21 (ingresso libero).
Informazioni al numero di telefono
379 1873285.
Domenico Sepe
Nato a Napoli nel 1977, Domenico Sepe scopre la scultura all’età di cinque anni manipolando oggetti in legno e plastilina e realizzando forme vicine alla realtà circostante. Scultore, pittore, scenografo, si è diplomato al liceo artistico nel 1995 e all’accademia di Belle Arti di Napoli nel 2001.
Attualmente è docente di ruolo abilitato di storia dell’arte, disegno e educazione artistica. Sepe guarda con attenzione la scultura del periodo ellenico e svolge diverse ricerche sulle avanguardie contemporanee, è in continua sperimentazione e realizza numerose opere, istallazioni e dipinti dall’informale al figurativo, utilizzando materiali diversi, ferro, acciaio, polistirolo, marmo, legno, resine e argilla, ma il materiale che lo caratterizza maggiormente è il bronzo.
Domenico Sepe è autore di diversi monumenti e opere pubbliche, toccando varie tematiche, dalla scultura sacra a quella commemorativa. Le sue opere sono in Campania, Molise, Lombardia, Calabria, Puglia, Toscana, Lazio, ma anche in Spagna, Brasile e Argentina.
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