Il Miracolo di Maggio di San Gennaro: 18:38 il Sangue si Scioglie ancora una volta

L’arcivescovo Battaglia: “Gennaro parla ai cuoi potenti. Mai più sangue innocente scorra a Napoli”

Napoli, 4 maggio 2024 – Sabato 4 maggio, alle 18:38, si è verificato il tanto atteso miracolo di maggio di San Gennaro, il patrono di Napoli. L’annuncio è giunto al termine della processione della teca contenente le reliquie, presso la Basilica di Santa Chiara, dove l’arcivescovo don Mimmo Battaglia ha guidato la solenne cerimonia.

La Storia del Miracolo di Maggio

Il miracolo di maggio è una tradizione radicata nel tessuto storico di Napoli, risalente a secoli fa. Questo evento commemora la prima traslazione delle reliquie di San Gennaro, avvenuta del 426 d.C., da Pozzuoli a Napoli. Il trasporto delle spoglie del santo, avvenuto dal cimitero nell’Agro Marciano al sito delle Catacombe di Capodimonte, è ricordato con la processione nota come “degli infrascati”. Durante questa processione, il clero si protegge dal sole con corone di fiori, mentre i parroci onorano il santo patrono con l’offerta dell’incenso e il suono delle campane.

La Cerimonia del Miracolo

Alle 17:00, don Mimmo Battaglia si è recato nella Cappella del Tesoro, dove è custodito il sangue di San Gennaro. Lì è stato accolto dall’abate prelato, monsignor Vincenzo De Gregorio. Inizialmente, il sangue non si era ancora liquefatto, ma durante la processione solenne verso la Basilica di Santa Chiara, con il busto di San Gennaro e le ampolle contenenti il sangue del martire, ha iniziato a sciogliersi. Lungo il percorso, la Fanfara dei Carabinieri ha accompagnato il corteo, enfatizzando l’importanza e la solennità dell’evento. L’arrivo presso la basilica è stato un momento carico di emozione, avvenuto intorno alle 18:30, e l’arcivescovo ha presieduto la celebrazione eucaristica. Durante la messa, sono state sollevate preghiere di gratitudine per il prodigioso evento della liquefazione del sangue del santo.

“Prega con noi affinché il sangue innocente non scorra più”

 “Prega con noi e aiutaci a pregare senza mai stancarci affinché in questa tua città mai più scorra sangue innocente, affinché la nostra Europa, la Terra Santa, e in tutto il mondo cessino i conflitti fratricidi, le azioni di guerra, le operazioni terroristiche, e il sole della pace, quello che ti ha spinto a donare la vita e che ora contempli in eterno, dirami ogni nuvola di violenza, asciughi ogni lacrima di dolore, disarmi con il perdono ogni desiderio di vendetta”. E’ la preghiera rivolta a San Gennaro dall’Arcivescovo di Napoli, monsignor Battaglia, nel corso dell’omelia. Nel concludere, rivolgendosi al Santo Patrono di Napoli ha detto: “Che la testimonianza del tuo sangue ci raggiunga nelle prigioni delle nostre menti rassegnate e dei nostri cuori induriti e ridesti l’animo di tutti alla certezza che l’amore vince sempre e che saranno le parole del bene, della bellezza, della bontà a scrivere il finale della storia”.

In un discorso tenuto al termine della cerimonia, l’arcivescovo Battaglia ha sottolineato l’importanza di questo miracolo per la città di Napoli. Ha ribadito il ruolo di San Gennaro come intercessore per la pace e la prosperità della città, esprimendo il desiderio che mai più il sangue innocente scorra per le strade di Napoli. Ha invitato i potenti della città a riflettere sull’esempio di giustizia e carità cristiana offerto dal santo, incoraggiandoli a governare con rettitudine e compassione per il bene di tutti i cittadini.

Il Miracolo di San Gennaro continua a rappresentare un momento di profonda devozione e identità per la città di Napoli, richiamando l’attenzione sulla storia millenaria della sua fede e della sua comunità.

di Pasquale Crespa

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