“Il tocco della notte. Il rito” di Jessica Bellina. Una storia fantasy vibrante di scoperta, di amicizia e di magia

La scrittrice Jessica Bellina presenta il primo romanzo di una saga fantasy ambientata in Friuli.  “Il tocco della notte. Il rito”, edito dalla casa editrice Giovane Holden, è la storia di una adolescente che si troverà fronteggiare, oltre ai problemi della sua delicata età, anche con quelli derivanti dal mondo soprannaturale a cui appartiene

Celeste, per tutti Ste, sembra una sedicenne come tante altre: la scuola, gli amici, qualche ragazzo carino intorno, un carattere estroverso per nascondere le insicurezze, la difficoltà di crescere solo con la sua mamma, tanti dubbi sul futuro e la paura di non fare le scelte giuste.

Ma come tutte le altre non è, perché Celeste è una strega.

Celate agli occhi dei normali, nel nostro mondo si muovono un gran numero di esseri magici, creature della luce e della notte, ognuna con proprie caratteristiche. Streghe, fate, vampiri, mannari, tanti altri, e poi i cacciatori, destinati a salvaguardare con le buone o con le cattive il fragile equilibrio tra le razze.

In mezzo agli ordinari pensieri di adolescente qualsiasi, Ste si trova a dover fare i conti con la propria natura e con i poteri ancora da sviluppare che essa le dà, nonché con la storia segreta della propria famiglia, che scopre essere coinvolta in un misterioso e complicato progetto riguardante le relazioni tra le diverse fazioni magiche.

È l’inizio di un’avventura dalle mille sfaccettature, che la porterà a scoprire verità sorprendenti, conoscere nuovi amici molto particolari, affrontare situazioni spericolate. Ma soprattutto intraprenderà un viaggio alla ricerca di se stessa e della chiarezza dei propri desideri, per capire quali siano davvero le sue aspirazioni e che cosa può invece lasciarsi alle spalle.

Una storia fantasy vibrante di scoperta, di amicizia e di magia.

Celeste, da tutti meglio nota con il soprannome di Ste, è una sedicenne friulana, che trascorre il passaggio dall’infanzia all’adolescenza come farebbe qualunque altro adolescente: sospinta dall’ansia e dalla paura della scoperta. Ma Ste, a differenza degli altri adolescenti, ha dalla sua parte un potere – che può farle bene ma anche male: ella è una strega a tutti gli effetti. Naturalmente non si tratta dell’unica creatura magica del mondo messo in piedi da Jessica Bellina – un universo che prende le mosse dalla cittadina di Gemona di Friuli: attorno a lei ci sono esseri di ogni specie, fate, cacciatori, streghe, individui che usano la magia per cambiare in meglio il mondo e altri che invece la sfruttano per peggiorarlo.

Fino a poco tempo fa tutte le creature sembravano essere dalla stessa parte, ma ora la congrega di cui Ste era membro, si è divisa e nulla sarà più come prima per gli abitanti di Gemona. Ste dovrà fare i conti con un mondo che ha appena cominciato a conoscere, mentre è alle prese con la propria tristezza, perché si ritrova orfana di padre e ingannata dalla madre – che le ha raccontato storie che non hanno nulla a che vedere con la scomparsa paterna. Che cosa si nasconde dietro il mistero della morte del padre? E perché sua madre ha provato a nasconderglielo?

In una cornice suggestiva che pare congelare lo scorrere del tempo, Ste dovrà scontrarsi con un mondo che non conosce. Primo tra tutti quello popolato da streghe e creature mitologiche; ma inedito è anche quello che il suo corpo incontra, quello dell’età adulta, della consapevolezza, del coraggio da trovare se si vuole salvare sé stessi. Il tocco della notte è un romanzo urban fantasy introspettivo, che non mira solo a raccontare una storia dove l’elemento magico coordina la cronologia degli eventi e muove i fili della narrazione, ma che mette in relazione le problematiche di un mondo onirico a quello di un mondo più concreto, il mondo degli adolescenti. Infatti, primi destinatari dell’opera sono sicuramente i giovani, gli adolescenti, che grazie alle capacità narrative di Bellina, riusciranno facilmente a immedesimarsi dietro i personaggi descritti dalla scrittrice. Personaggi che non hanno niente da invidiare ai grandi classici del fantasy, con sembianze tante umane e problemi comuni da riuscire facilmente a diventare universali.

Infine, altro grande merito dell’autrice è quello di raccontare la storia attraverso una lingua sì immediata, ma che sa essere all’occorrenza poetica e sofisticata, tecnica o colloquiale. Il risultato è una storia che non si dimentica facilmente e che invita il lettore a recuperare anche gli altri libri scritti da Jessica Bellina.

di Redazione

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