L’INCONTRO TRA INDIA E LE MADRI DI DELUGAN AL “FILOCAFÈ”

di Sara Ramondino

Un’occasione unica dove arte ed imprenditoria femminile si son date tappa nel cuore del Beneventano.
Infatti lo scorso dicembre a Sant’Agata de’ Goti la dimora settecentesca del Palazzo Rainoni Mustilli – oggi adibito ad agriturismo e cantina – ha ospitato la mostra dell’artista Gustavo Delugan, dove frammenti di legno di recupero si sono incastrati in un contesto che profuma di storia, di tradizioni, di sapori antichi e di multiculturalismo.

Una volta varcato l’uscio dello storico palazzo, sulla destra vi sono delle scale che conducono direttamente alla sala della mostra. Percorsa la breve scalinata, si raggiunge un elegante e raffinato salone, con pareti decorate e affrescate secondo lo stile settecentesco, in cui vi è collocato il “Filocafè”, bar, sala da tè e ristorante con annesso anche uno spazio adibito all’attività di Coworking.
Ed è stata proprio “Filocafè” – l’attività gestita da Gauri, Luciana e Valentina, tre ragazze unite dalla passione per la promozione territoriale e lo spirito imprenditoriale – la location prescelta dall’artista per l’esposizione delle Madri e di altre opere.

GAURI GRAZIA DE SANTIS, LA GIOVANE IMPRENDITRICE CHE GESTISCE IL “FILOCAFÈ”

“Noi siamo nati come associazione – ha illustrato Gauri, la giovane imprenditrice di origine indiana – e un anno fa siamo diventati un’impresa sociale. Il progetto è stato iniziato dai miei genitori in India, perché lì avevamo un edificio antico che è stato ristrutturato. E da venticinque anni facciamo dialogo interculturale, abbiamo le stanze dove risiedono gli ospiti. Da questa idea è partito mio fratello maggiore che ha aperto Filocafè a Varanasi in India”.

CULTURA INDIANA E BENEVENTANA PROMOSSE GRAZIE ALL’ASSOCIAZIONE “FABULA NATURAE”

Dietro le quinte dell’attività ristorativa e ricreativa del “Filocafè”, infatti, c’è tutto il lavoro e l’impegno dell’impresa “Fabula Naturae” gestita sempre da Gari e Luciana.
Valorizzare il territorio, promuovere il turismo e combattere qualsiasi forma di discriminazione e marginalità socio-culturale, sono soltanto alcune delle tematiche promosse dell’impresa. In particolar modo l’intento precipuo dell’associazione è quello di portare avanti anche gli obiettivi prefissi dall’ONU in materia di sviluppo sostenibile. E la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente sono temi molto cari a Delugan, fulcro ed essenza delle sue mostre.

Non resta che andare al “Filocafè” per conoscere la gentilezza e l’energia di queste giovani così ricche di idee e di desiderio di fare rinascere contesti e luoghi di solito poco conosciuti a persone di ogni estrazione sociale e culturale.

di PC

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Gustavo Delugan, l’ “artista ecosostenibile” che racconta il mondo attraverso frammenti di legno di recupero