Presentato il progetto per la statua di Giacomo Mancini, il politico del popolo. A realizzarla sarà Domenico Sepe: “Ritornerà a passeggiare tra la sua gente”
L’artista napoletano alla conferenza di presentazione del progetto promosso dalla Fondazione Mancini. Riportare l’ indimenticato sindaco di Cosenza tra la sua gente attraverso la realizzazione di un’opera bronzea lui raffigurante e a grandezza naturale
Ieri sabato 18 dicembre, si è tenuta, presso la sala di rappresentanza di Palazzo Bruzi a Cosenza, la conferenza stampa di presentazione di un ambizioso progetto fortemente voluto da Pietro e Giacomo Mancini insieme alla Fondazione Mancini: riportare l’ indimenticato sindaco di Cosenza tra la sua gente attraverso la realizzazione di un’opera bronzea lui raffigurante e a grandezza naturale.
Presente all’ evento il figlio Pietro e il nipote Giacomo Mancini, e l’artista scelto per l’esecuzione di questa opera, lo scultore napoletano Domenico Sepe già autore di numerose opere monumentali posizionate in tutta Italia, in Europa e in Sud America, nonché realizzatore dell’imponente scultura dedicata e raffigurante Diego Armando Maradona e posta all’ esterno dell’omonimo Stadio.
Giacomo Mancini
Uomo politico italiano (Cosenza 1916 – ivi 2002), figlio di Pietro, parlamentare socialista perseguitato dal fascismo. Deputato per il PSI (1948-92), è stato ministro della Sanità (dic. 1963 – luglio 1964), dei Lavori pubblici (luglio 1964 – giugno 1968; dic. 1968 – ag. 1969) e per gli Interventi straordinarî nel Mezzogiorno (1974). Segretario politico del Partito socialista italiano (apr. 1970 – nov. 1972), durante la segreteria di Bettino Craxi ha mantenuto una collocazione autonoma. Nel 1993 fu eletto sindaco di Cosenza. Nel novembre del 1997 fu rieletto sindaco di Cosenza nelle file del centrosinistra.
Domenico Sepe: un Giacomo Mancini senza alcun piedistallo, ma a passeggio tra la gente, come lui amava fare
Sepe in questa occasione ha illustrato il suo progetto realizzativo con entusiasmo e non poca emozione, scaturiti dall’approcciarsi, come l’artista stesso dice, ad una figura, quella di Mancini, così amata e così amante del suo popolo e delle sue radici.
La scultura sarà dunque in bronzo, il materiale preferito da Sepe, a grandezza naturale, figurativa e rappresentante Giacomo Mancini così come lui amava fare e cioè a passeggio tra la sua gente e nella sua città. L’opera sarà posizionata in un’area centrale della città di Cosenza, senza alcun basamento, permettendo a tutti di incontrare il parlamentare e ministro della Repubblica, ancora una volta.
“È un’emozione grande che si fonde con la forte responsabilità di rappresentare una figura così amata dalla sua gente, sarà un’opera che simboleggerà proprio il ritorno di Mancini, che ho conosciuto poco come uomo politico ma di cui ho studiato e letto molto prima di presentarmi qui oggi, nella sua comunità, nella sua città ma soprattutto tra la sua gente” dichiara Domenico Sepe.
L’intervento di Giacomo Mancini JR
TRA LA SUA GENTE | Ogni volta che si parla di Giacomo Mancini il discorso termina sempre in due modi. “Avrebbe dovuto campare altri cinquant’anni” è uno. “Gli dovrebbero fare una bella statua” è l’altro.
La statua proviamo a farla noi. È da un po’ che ci pensiamo con Sergio Dragone, il giornalista che ha firmato con Giuseppe Petitto il docu-film “Il leone socialista”.
Si sono proposti alcuni ottimi artisti che ringraziamo di cuore per la disponibilità. Così come ringrazio Giorgio Ceraudo, già apprezzato Soprintendente per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici della Calabria, per i suoi preziosi suggerimenti e la sua riconosciuta competenza.
Abbiamo scelto Domenico Sepe, maestro d’arte apprezzato per tante sue opere e conosciuto ormai ovunque per la statua di Diego Armando Maradona.
Al Maestro chiediamo di interpretare e di trasferire nella sua opera il sentimento profondo che lega, anche a venti anni dalla scomparsa, questa comunità ad uno tra i suoi figli migliori. E’ un sentimento diffuso, quasi viscerale, che coinvolge settori differenti e anche distanti, ma che sono uniti nel ricordo affettuoso e grato di una grande personalità.
Un socialista coerente che partendo da Largo delle Vergini nel centro storico, dove c’era la casa paterna, la sezione socialista e quella del sindacato, ha dato voce e degna rappresentanza a Cosenza, alla Calabria e al Paese. Da parlamentare battagliero, da ministro fattivo e da sindaco visionario ha servito la sua gente con dignità e onore.
E anche per questo ha meritato il rispetto, a volte il consenso, e comunque il plauso da un bacino ben più ampio di quello socialista. Un leader che riusciva a connettersi sempre con i bisogni del proprio popolo ad iniziare da quelli dei più deboli e che ne ha saputo interpretare paure e ambizioni. Un politico del popolo, nel significato più autentico del termine.
Vorremmo che la statua che lo raffigurerà interpreti tutto questo. Che lo rappresenti in mezzo alla sua gente, che consenta ad ognuno di incontrarlo una volta ancora, di scorgere i suoi tratti di uomo fiero, di ricordare la sua postura elegante, di incrociare il suo sguardo profondo.
E anche per rimarcare questo legame tra Giacomo Mancini e la sua gente abbiamo pensato che la statua sarà realizzata attraverso i contributi volontari di chi lo desidera. Non chiederemo sovvenzioni pubbliche. Ma offriremo la possibilità a chiunque lo vorrà e lo potrà fare di donare il proprio sostegno.
In molti, in questi giorni hanno commentato l’iniziativa di oggi: è un progetto bello e anche doveroso. Lo penso anche io.
La campagna raccolta fondi
Durante la conferenza è stata lanciata anche la campagna di raccolta fondi necessari alla realizzazione dell’opera che sarà consegnata alla città di Cosenza nel mese di aprile in cui ricorre il ventennale della morte di Mancini, e non vedrà, quindi, l’utilizzo di sovvenzioni pubbliche.
Per contribuire alla realizzazione del progetto, si potrà effettuare un versamento volontario sul conto correte IT 49 M030 6909 6061 0000 0162 604 intestato alla Fondazione Giacomo Mancini, causale: contributo statua bronzea.
Le prime adesioni all’iniziativa sono arrivate da: Claudio Martelli, Rino Formica, Claudio Signorile, Sandro Principe, Saverio Zavettieri, Rosario Olivo, Cesare Marini, Peppino Aieta, Salvatore Magarò, Candeloro Imbalzano.
Adesione anche da parte dei Sindaci emeriti di Cosenza: Pino Iacino, Pietro Minutolo, Eva Catizone, Salvatore Perugini tutti presenti in sala.
E dai consiglieri comunali Francesco Turco, Giuseppe Ciacco, Antonio Ruffolo, Bianca Rende (presenti in sala) e Francesco Caruso.
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