San Gennaro, niente miracolo: non si scioglie il sangue nella teca

San Gennaro, niente miracolo: non si scioglie il sangue nella teca
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Il Sangue di San Gennaro non si è sciolto. Nulla da fare anche per il miracolo del 1° maggio 2021. Era già accaduto lo scorso 16 dicembre 2020, in quello che viene definito il Miracolo Laico di dicembre.

Il cardinale Mimmo Battaglia, che per la prima volta ha celebrato la cerimonia dedicata a San Gennaro in Duomo, ha estratto alle 18 l’ampolla dalla Cappella del Tesoro e ha poi dato inizio alla celebrazione liturgica. Al termine delle celebrazioni il sangue di San Gennaro era ancora solido.

Il vescovo lo ha annunciato ai fedeli e sono cominciate le preghiere in Duomo. Il cardinale ha esortato i fedeli a non lasciarsi andare a previsioni nefaste sul futuro: “Il sangue è sempre vivo nella sofferenza – ha detto -, non lasciatevi andare alla brama di voler leggere nel miracolo buoni auspici o nefasti presagi per il futuro. Il sangue, sia che si sciolga sia che resti nella sua immodificata sacralità, ci rimanda al sangue di Cristo, nel cui mistero pasquale ancora ci troviamo e che ancora dà il senso alla grande e intensa icona del sangue che si scioglie”.

Le parole del vescovo Battaglia

Tradizionalmente oggi – ha detto il vescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, in apertura delle celebrazione – si faceva la processione per le vie della città, ma anche quest’anno non è possibile a causa dell’emergenza pandemica. Ci troviamo in Cattedrale con un numero contingentato di fedeli, ma con la certezza se la liturgia non può snodarsi per le strade, sono gli abitanti che fanno l’ingresso nella chiesa cattedrale attraverso la nostra preghiera e il nostro ricordo“.

Miracolo di San Gennaro, cosa è accaduto quando il sangue non si è sciolto

Quando il sangue di San Gennaro non si scioglie non è un buon segno

Il prodigio non si è verificato, ad esempio, nel settembre del 1939, in corrispondenza con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, nel settembre nel 1940 quando l’Italia entra in guerra.

La stessa cosa era accaduta nel settembre del 1943, data dell’occupazione nazista, nel settembre del 1973, periodo della diffusione del colera a Napoli.

Il prodigio non si ripete, ancora, nel settembre del 1980, anno il drammatico terremoto che devastò l’Irpinia, nel dicembre del 2016, anno del terremoto ad Ischia e dei numerosi incendi sul Vesuvio.

di Pasquale Crespa

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