Sono 8 le vittime di incidenti causati dai botti di Capodanno a Napoli e provincia

Sono solo 8 le vittime di incidenti causati dai botti di Capodanno a Napoli e provincia. Nell’ultima notte dell’anno, che ha chiuso il 2020 della pandemia, nel capoluogo campano e nei 92 comuni del suo hinterland, l’usanza di festeggiare accendendo fuochi d’artificio ha provocato 3 feriti in città e 5 in periferia.
A comunicare i dati è la Questura di Napoli, che fa sapere si tratti di otto maggiorenni,
Un record positivo, un numero molto basso rispetto agli ultimi anni, basti pensare che il 1gennaio del 2020 erano stati 48 i feriti a causa dei botti.
Interventi Vigili del Fuoco
Anche gli interventi dei Vigili del Fuoco sono stati in netta diminuzione rispetto all’anno passato, c’era da aspettarselo, viste le misure restrittive anti Covid: in totale le uscite stanotte sono state 229, non molte se confrontate con il 31 dicembre 2019 quando furono 686. Lo rende noto il ministero dell’Interno in un comunicato.
Le ferite riportate sono quasi tutte lesioni alle mani.
Sono quattro i feriti ricoverati, uno dei quali è una donna colpita da un corpo metallico (probabilmente una scheggia, frutto dell’esplosione di un botto) che le si è conficcato tra la fronte e il naso
Gli altri tre sono uomini ancora in ospedale per aver riportato gravi lesioni alle mani, la vittima più grave ha avuto 30 giorni di prognosi per la guarigione.
Un 30enne di Camposano, invece, si è ferito ad una mano mentre raccoglieva petardi inesplosi. Le sue condizioni non sono gravi, ma è stato denunciato per violazione del coprifuoco.
Ricoverato al Vecchio Pellegrini di Napoli un uomo di 57 anni dopo che un petardo gli è esploso in una mano.
Di PC
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