Statua di Maradona, archiviata l’inchiesta, “Un danno per la città”. Ciruzzi: “Manfredi chiedesse scusa”
“Ad oggi il vero danno lo ha avuto la città, che senza alcun motivo si è vista rimuovere la statua del suo idolo di sempre Diego Armando Maradona”
La vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’ex assessore alla Cultura del Comune di Napoli Eleonora de Majo e l’ex assessore della terza municipalità Egidio Giordano si è chiusa definitivamente. La Procura di Napoli ha infatti accolto la richiesta di archiviazione formulata per i due indagati, che erano accusati di turbativa d’asta e detenzione di materiale esplodente.
La richiesta di archiviazione era stata motivata dal fatto che non ci furono condotte illecite o opache nella composizione della commissione comunale che ha selezionato il progetto per la statua di Diego Armando Maradona. La commissione era composta da autorevoli esponenti della cultura, dello sport e del giornalismo, ma anche da esponenti del tifo popolare.
La decisione del giudice per le indagini preliminari ha quindi sancito la totale innocenza di de Majo e Giordano. I due ex assessori hanno espresso soddisfazione per l’esito dell’inchiesta, sottolineando che la loro posizione è stata sempre chiara e limpida.
La vicenda della statua di Maradona ha suscitato un grande clamore mediatico, soprattutto a Napoli. La decisione di collocare una statua del campione argentino fuori dallo stadio che porta il suo nome è stata accolta con entusiasmo dai tifosi, ma ha anche sollevato alcune polemiche.
In particolare, alcuni hanno criticato la scelta di coinvolgere nella commissione anche esponenti del tifo popolare, ritenendo che ciò potesse portare a un conflitto di interessi. La decisione del giudice di archiviare l’inchiesta ha messo fine a queste polemiche, ma ha anche sollevato due interrogativi.
Il primo interrogativo riguarda la composizione della commissione. L’inchiesta non ha accertato l’esistenza di condotte illecite o opache, ma ha comunque dimostrato che la commissione era composta da persone che avevano un legame con il mondo del calcio napoletano. Si può quindi ipotizzare che, anche in assenza di illeciti, la presenza di questi soggetti abbia potuto condizionare la scelta del progetto vincitore.
Il secondo interrogativo riguarda la vicenda dei fuochi d’artificio. La perquisizione nell’abitazione dei due indagati ha portato al rinvenimento di un’ingente quantità di fuochi d’artificio. L’accusa di detenzione di materiale esplodente è stata poi archiviata, ma la vicenda rimane comunque controversa.
La decisione del giudice di archiviare l’inchiesta ha messo fine a una vicenda giudiziaria lunga e complessa. Tuttavia, i due interrogativi sollevati dalla vicenda rimangono aperti e meritano di essere approfonditi.
Il vero danno lo ha avuto la città
“Ad oggi il vero danno lo ha avuto la città, che senza alcun motivo si è vista rimuovere la statua del suo idolo di sempre Diego Armando Maradona, per dei presunti rinvii a giudizio di cui il sindaco Manfredi era certo – avendolo dichiarato pubblicamente – ma che invece non ci sono mai stati.
Ciò è molto grave, questa vicenda si è conclusa con un’archiviazione, con un nulla di fatto. Mentre la città non ha la statua dedicata a Maradona.
Ci sono state delle dichiarazioni pubbliche da parte dell’attuale sindaco molto chiare – asserisce l’avvocato Domenico Ciruzzi, aveva parlato non solo di zone d’ombra ma anche di già avvenute richieste di rinvio a giudizio.
Richieste che come sappiamo ormai tutti assolutamente non vere, la falsa informazione, il suggerimento fuorviato può accadere, adesso però credo sarebbe corretto che il sindaco Manfredi chiedesse scusa all’ex assessore De Majo – conclude Ciruzzi”.
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