L’Italia, solo domani, è zona arancione: cosa cambia?

L’Italia, solo domani, è zona arancione: cosa cambia?
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Solo domani, lunedì 4 gennaio, scatta la zona arancione in tutta Italia. Poi sarà di nuovo zona rossa il 5 e il 6, Epifania.

Ma che cosa cambia da zona rossa ad arancione?

La differenza principale risiede nella possibilità di spostarsi liberamente dentro il proprio comune di residenza o domicilio, senza autocertificazione, dalle 5 alle 22, cioè quando non è in vigore il coprifuoco.

In ogni caso, anche nelle giornate rosse ( 5 e 6 gennaio) sono in vigore anche le deroghe per massimo due persone che consentono gli spostamenti per andare a casa di amici o parenti.

Da zona rossa ad arancione: cosa cambia il 4 gennaio

Nella zona arancione resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5. E’ possibile uscire dal proprio comune per acquistare qualcosa che non sia reperibile dove si abita o ci sia una convenienza economica nel fare la spesa al di fuori dei confini municipali.

L’autocertificazione serve per chi ha necessità di uscire dal proprio comune o dalla propria regione per i motivi di lavoro, salute, estrema necessità e urgenza.

Nella giornata arancione, quindi lunedì 4 gennaio, sono aperti tutti i negozi tranne bar e ristoranti che possono comunque fare consegna a domicilio e asporto, come sempre: la prima fino alle 22, la seconda senza limiti di orario. Ricapitolando, nella zona arancione: 

  • si possono effettuare spostamenti all’interno del proprio comune liberamente dalle 5 del mattino alle 22;
  • si possono effettuare spostamenti al di fuori del proprio comune per comprovata necessità o esigenze di lavoro o salute, nonché per fare visita a parenti e amici ma sempre all’interno della propria regione; 
  • non si può uscire dalla propria regione se non per comprovata necessità o esigenze di lavoro o salute;
  • ci si può spostare fuori dai comuni con popolazione non superiore a cinquemila abitanti, percorrendo una distanza non superiore a 30 chilometri e senza recarsi in un capoluogo di provincia;
  • come nelle giornate rosse, resta possibile spostarsi tra comuni per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o l’affidatario, o per portarli in casa propria, secondo le regole e i calendari disposti dagli accordi tra i genitori o dal Tribunale.

All’interno dei negozi deve essere assicurata la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro.

Gli ingressi devono essere dilazionati in modo che non si creino assembramenti all’interno dei locali e non si deve rimanere nei negozi più del tempo necessario per l’acquisto di beni.

Per quanto riguarda i negozi in zona arancione:

  • I bar e i ristoranti sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto fino alle 22 e, senza limite orario. Per la consegna a domicilio che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti;
  • Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali, l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto.
    Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali;
  • possono restare aperti oltre le ore 18 solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro;
  • I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano, come nella zona rossa. 
    Quindi è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati.

Quando serve l’autocertificazione nella zona arancione

Nella zona arancione l’autocertificazione serve per spostarsi nelle ore del coprifuoco (dalle 22 alle 5), quando gli spostamenti sono autorizzati solo per ragioni di lavoro, salute o necessità e urgenza. 

Nell’autocertificazione, scaricabile in pdf, il firmatario deve dichiarare che il proprio spostamento è determinato da:

  • esigenze di lavoro; 
  • motivi di salute;
  • altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio.

Le visite ai parenti o agli amici ricadono nella terza casistica.

Sul modulo vanno indicati il domicilio e il numero di telefono. Inoltre occorre dichiarare di non essere sottoposti alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato positivo al Covid-19 (fatti salvi gli spostamenti disposti dalle autorità sanitarie).

Cosa rischia chi non è in regola? Una multa da 400 a mille euro, come previsto dal decreto. (Fonte Milanotoday)

Di Redazione